Suore di Santa Elisabetta

Le prime Suore giunsero il12 aprile 1938 a Bressanone, dove era prevista una sede per il noviziato e per suore convalescenti. Infatti vi entrarono non poche giovani, le quali dopo la formazione aiutavano nell’assistenza infermieristica, nel servizio notturno e nell’ospedale. Bussavano alla porta però anche dei poveri ai quali veniva fornito un pasto caldo.

Giunse presto la follia bellica, cui si accompagnò l’espulsione delle suore tedesche. Il noviziato fu trasferito a Grottaferrata presso Roma e la casa di Bressanone rimase per il momento senza alcuna attività ufficiale. Le tre suore rimaste a Bressanone, tra le quali un’ostetrica, aprirono presto le porte a persone in cerca di aiuto; sempre più frequente giunsero donne bisognose di assistenza al parto.

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Le suore dovevano decidere autonomamente, essendo interrotti i legami sia con la casa madre di Breslavia che con la casa provinciale di Roma. Solo con forte fiducia in Dio e grande coraggio civile poterono padroneggiare le numerose difficoltà. Tra l’altro in quel tempo furono portati alla loro porta anche trovatelli.

Date le insistenze di sacerdoti e medici presso le autorità, nel 1943 fu accolto un considerevole numero di donne per l’assistenza al parto, per cui nella casa sorse una clinica di ostetricia e di chirurgia generale, pur non avendo ancora alcuna licenza statale. Furono molti i bressanonesi ed altri dei dintorni a venire alla luce presso la nostra casa, che in quel tempo fu sempre pienamente occupata.

Anche dopo la guerra l’autorizzazione si fece attendere, sebbene fossero accolte molte donne in maternità, cosa che le autorità tollerarono tacitamente. Nel 1947 giunse finalmente la licenza, condizionata però a spese per un’adeguata ristrutturazione della clinica, che ebbe luogo negli anni successivi.

Nel 1977 le autorità sanitarie proposero di accogliere pazienti “lungo degenti”, cosi la clinica divenne un centro di degenza. La ristrutturazione non fu semplice, ma riconobbe presto quanto fosse importante il servizio alle persone anziane e bisognose di assistenza, l’essere al lor fianco e alleviarne loro l’ultimo tratto di vita costituisce il carisma attuale della nostra Congregazione, la quale secondo la volontà delle fondatrici hanno per missione il vedere nei malati e nei sofferenti Cristo stesso; il numero dei pazienti, 24, fa sì che attraverso le suore (attualmente sono in tre) e le assistenti laiche, possa esser loro data un’assistenza con particolare attenzione “alla persona”.

Dal 1994 esiste il “Gruppo Apostolico S. Elisabetta”; è costituito da laici, che affiancandosi a noi svolgono attività caritativa e di preghiera; sono di ORA (Auer) le persone che costituiscono il Gruppo Apostolico locale, con incontri periodici a Bressanone nella nostra casa

Per quanto concerne la cappella, va ricordata l’opera di Mons. Giuseppe Franco, che sin dal 2 giugno 1939 seguiva le suore, il 21 giugno Don Franco partecipò alla benedizione della nostra cappella e il 30 dello stesso mese ebbe a dire in una meditazione sulla consacrazione al Sacro Cuore.

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“D’ora in poi Gesù è: Il vostro sovrano di casa – Il vostro modello di ogni virtù – Il vostro conforto”.

Di ciò le suore hanno fatto tesoro, e ne fanno tuttora, nel nostro lavoro con gli ultimi, nello spirito e nell’esempio della nostra patrona Santa Elisabetta, per corrispondere al suo invito di “percorrere con gli esseri umani la strada della vita”.